Casa a ballatoio a Lecce.

Premio Apulia 2011.

Categoria committenza privata. Progetto segnalato.

committente Gruppoforsea | Costruzioni

progettista Gruppoforesta | Studio di Architettura – Ester Annunziata, Alfredo Foresta, Tiziana Panareo

localizzazione Lecce

L’edificio è il primo realizzato a Lecce ad aver usufruito del 10%
della cubatura in più rispetto a quella massima consentita, ai
sensi della legge 13/08 della Regione Puglia, avendo superato
il punteggio 3 del Protocollo ITACA Puglia.
Le ragioni del nuovo intervento s’individuano nella recente
concentrazione nell’area di sedi universitarie che hanno favorito
la richiesta abitativa di un target giovane. L’edificio, sorge su un
terreno lungo e stretto, risultato della demolizione di una abitazione
ad un piano con giardino retrostante. Il punto di partenza è il lotto
e la sua geometria esasperata, 12 x 44 m con accesso su un solo
lato corto, una forma vincolante ma risolutrice per l’implicita
citazione della case a corte e del concetto di vicinato. Il progetto
inquadra uno spazio racchiuso da due edifici, sottratto all’uso degli
estranei, e ne determina una corte posta ad una quota ribassata,
rispetto al piano stradale, su cui si affacciano quattro livelli.

Il pavimento della corte, scandito dal ritmo dei pilastri circolari
dei quattro posti auto, è sollevato dal piano di scavo di circa 1.50 m,
limite massimo di piena della falda preesistente; la fondazione
presenta una sezione ad impluvium con al centro una cisterna
scavata in roccia che servirà una seconda rete idrica, non potabile,
destinata ad alimentare gli scarichi dei bagni e le lavatrici. Le
abitazioni del piano terra si sviluppano su due livelli e racchiudono
piccoli giardini ipogei. Le abitazioni ai piani superiori (due
appartamenti per piano) sono collegati orizzontalmente da lunghi
ballatoi che disegnano la quinta interna della corte, verticalmente
sono collegati da una elicoidale e da un ascensore.
I temi della luce e della ventilazione tracciano il disegno delle
facciate: i bow windows del prospetto principale e le numerose
bucature ritmate del prospetto posteriore seguono l’effetto
irraggiamento del sole, mentre un sistema termo blocco ad alta
prestazione termica costituisce le tamponature chiuse. Panelli
in lamiera traforata, con disegni di chiara matrice arabeggiante,
costituiscono il sistema di brise soleil, interno alla corte. Il fitto
sistema a brise solei, oltre ad assicurare una maggiore riservatezza
ai balconi, favorisce il benessere termo igrometrico interno
alle abitazioni attraverso una ventilazione naturale che consente
di mantenere un elevato grado di salubrità dell’aria; al contempo
minimizza consumi energetici per la climatizzazione e garantisce
un migliore isolamento acustico. Di sera, quando l’illuminazione
artificiale esaspera il gioco della maglia traforata si creano dei
giochi di ombre e disegni sulle pareti della corte.
Elementi tipici della tradizione costruttiva locale sono
reinterpretati e riproposti in una nuova chiave di lettura. Il cielo,
ad esempio, entra prepotente e viene incorniciato nel prospetto
principale attraverso la grande bucatura al piano attico, così come
si presentavano le logge degli antichi palazzi signorili. La scala
interna in carpenteria metallica a forma elicoidale ed il sistema
ballatoio reinterpretano il tema della scale napoletane del ‘600
della tradizione del Sanfelice.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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